IL MAL DI SCHIENA: CAUSE E RIMEDI

 

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I dolori alla schiena sono un disturbo abbastanza frequente che colpisce sia uomini che donne.

L'affezione dolorosa nota come “mal di schiena” e più scientificamente come dorso-patia

 è quella sensazione di dolore sentita sul dorso che può provenire dai muscoli, nervi, ossa, superfici articolari o da altre strutture nella colonna vertebrale. Il dolore può essere costante o intermittente, rimanere fisso in un posto o essere riferito o irradiarsi ad altre aree. Può essere un dolore sordo, gravativo, oppure una sensazione di dolore acuto o trafiggente o bruciante. Il dolore può essere percepito al collo (e può irradiare alle braccia e alle mani), nel mal di schiena "alto", oppure nella zona lombare (e può irradiarsi alle gambe o piedi), nel mal di schiena basso e può includere altri sintomi oltre al dolore, come debolezza, sensazione di addormentamento o formicolii.

Raramente è legato a problemi alle ossa mentre, nella maggioranza dei casi, è legato a difficoltà di funzionamento di una componente della schiena, che può essere a carico dei muscoli, dei legamenti, del disco, etc. Il mal di schiena, infatti, deve essere considerato come un segnale che il corpo invia per indicare che qualcosa a livello della colonna vertebrale non funziona correttamente.

 

La causa più comune è la tensione generata da una postura errata. Il 56% dei dolori alla schiena riguarda il tratto lombo-sacrale, dovuto presumibilmente al fatto che tra casa e ufficio, si passa seduti davanti al computer circa 12-15 ore al giorno.

Nel 95% dei casi, il mal di schiena si risolve entro trenta giorni dalla sua comparsa. Tuttavia, se non vengono eliminate le cause e i fattori scatenanti, con tutta probabilità, il dolore si ripresenterà nel giro di qualche mese. La momentanea guarigione, infatti, non deve ingannare, poiché in mancanza di un intervento mirato il rischio di ricadute aumenta considerevolmente.

Il rimedio fondamentale per questa patologia resta la prevenzione che può essere di due tipi: primaria, basata sull’acquisizione delle corrette abitudini di vita; secondaria, che si fonda invece su interventi coi quali si cerca, da un lato, di ristabilire le condizioni precedenti al trauma e, dall’altro, di allontanare il rischio di eventuali recidive.

Per prevenire il mal di schiena, nella maggior parte dei casi, sono sufficienti pochi minuti al giorno di esercizi, con lo scopo di migliorare non solo la salute della propria colonna vertebrale. Mantenersi in forma con dell’attività fisica, infatti, migliora le condizioni dei muscoli che governano i movimenti della colonna, rendendoli più forti, elastici e pronti a reagire a eventuali stimoli.


In alcuni individui, la semplice eliminazione dei fattori di rischio, quali l’obesità, lo stress, il fumo e una scorretta postura consente di risolvere il problema alla radice.

 

E’ bene ricordare che è necessario imparare a flettere le ginocchia mentre ci si appresta a sollevare un peso ed evitare i movimenti combinati di flessione-rotazione ed estensione-rotazione mentre si spostano o si collocano oggetti.

 

SECONDO LA MEDICINA AYURVEDICA

la lombalgia puo’ essere di tipo Vata, Pitta o Kapha

Vata dosha controlla la zona pelvica e il metabolismo delle ossa. 
Pitta dosha controlla la zona dell’ ombelico e il metabolismo del sangue e dei tendini.
Kapha dosha controlla la zona del torace e il metabolismo di plasma, muscoli, legamenti, grasso e nervi.

Il dolore è associato al Vata Dosha. Vata si muove attraverso i canali (nervi, sangue, ecc) e permette la funzione degli altri due dosha. Quindi, quando Vata è impedito a causa del dolore o per qualsiasi motivo anche  Pitta e Kapha vengono influenzati.

Il dolore Vata-Vata  è forte, lancinante, migra e cambia d’intensità,  va e viene rapidamente e tende ad essere più localizzato sulla superficie del corpo. Il freddo aggrava il dolore, diminuisce quando  i muscoli diventano caldi o nelle ore del giorno  piu’ calde. Può derivare da intensa attività fisica, stress, viaggi, sedentarietà, ecc..


Il dolore Vata-Pitta è pungente, intenso, bruciante  e rimane in un unico posto. Si manifesta  come un dolore che aumenta piano piano fino a raggiungere la sua massima intensità nell’arco di 1-2 ore, con picchi intorno a mezzogiorno o mezzanotte. Tende ad essere piu’ localizzato ad un livello medio del corpo. Il calore aggrava il dolore e diminuisce quando il corpo viene raffreddato o la sera.  Può derivare 
da qualsiasi forma di infiammazione, shock, eccesso di rabbia, ecc… 

 

Il dolore Vata-Kapha è sordo e rimane localizzata in un unico posto. Ci vogliono  dalle 6 alle 24 ore prima di  raggiungere la sua massima intensità e può durare per diversi giorni.  Il suo picco è alla sera e alla mattina. Tende ad essere situato in profondità nel corpo. Il freddo tenderà ad aggravare il dolore.  Può derivare da cattiva circolazione, mancanza di esercizio fisico, congestione, eccesso di peso, stipsi, amenorrea, emozioni represse, ecc…

RIMEDI:

  • TERAPIE FISICHE da effettuare con un Terapista Ayurvedico qualificato

L’Abhyangam (massaggio con olio), il Basti (clistere medicato)e/o i Vasti (bagno di olio) sono molto utili

Per Vata è utile un massaggio con olio caldo con applicazione di calore per 20 minuti con  olio Vatashama, olio Mahanarayana, Bala o Ashwagandha.

Per Pitta è indicato un massaggio con olio a temperatura ambiente 
Oli anti-infiammatori come l'olio d'oliva, olio di cocco, olio Pittashama

Per Kapha  è utile un massaggio con olio caldo con applicazione di calore per 20 minuti seguito da massaggio polvere secca con erbe di riscaldamento come Vacha o Ginger miscelati con olio di sesamo o senape

 

 

 

RIMEDI NATURALI CASALINGHI

  •  Olio di cocco e aglio

1. Prendete una padella

2. Aggiungere 60 ml di olio di cocco

3. Aggiungere 8-10 spicchi d'aglio 

4. Friggere questa miscela fino a quando l’aglio diventa marrone scuro

5. Applicare con un lieve massaggio questo olio sulla parte dolente quando diventa tiepido

 

  •  Bere 30 ml al giorno di succo di Aloe vera prima di colazione dopo aver pulito la lingua con il Jibbi. (puliscilingua)
  • In caso di costipazione  (che aggrava Vata) assumere 2-3 cucchiaini  di psyllium con un bicchiere di latte caldo prima di coricarsi. 
  • Massaggiare la zona interessata delicatamente con olio di sesamo e di ricino caldo e coprire con un panno di cotone. Evitare l'esposizione all'aria o vento freddo.

 

 

 

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Om Shanti

Loredana Stranges

 

 

 

 

 

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